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Immagine del redattoreMonica Pasero

Intervista alla scrittrice, Laura Bauccio




 

E il buon Geppetto, o per meglio dire il suo creatore Collodi la sapeva lunga…

Nella vita non si sa mai cosa può capitare! Per questo è importante non distrarsi, vivere e godere appieno di tutti quei piccoli momenti che spesso sottovalutiamo, ma che potrebbero venire a meno l’indomani mattina.

Oggi nel mio spazio arriva una donna che ha deciso di trasformare il suo dolore in creatività, se il suo corpo inizia a fermarsi, a non essere più scattante come un tempo, la sua mente invece viaggia, corre lontano tra i meandri della fantasia e tra penna e matita Laura crea … perché nemmeno la malattia può realmente fermarci, se con tenacia e coraggio affrontiamo i nostri limiti, realizzando nuovi mondi in cui ritrovare la felicità.

La vita cambia… e la vita di Laura ha avuto un brusco arresto.  Tre anni fa la diagnosi sclerosi multipla… Una parola che solo a sentirla ci spaventa! Ma Laura la sta affrontando e lo fa con estro, con la voglia di raccontarsi e in qualche modo allontanare da lei i pensieri negativi e renderli pieni di speranza, di amore per la vita.

Da qui nasce il suo primo libro che si collega ad una favola che tutti noi da ragazzini abbiamo letto, “Pinocchio”.

Laura dà la sua personale chiave di lettura, identificandosi in quel burattino che gli ricorda tanto il suo corpo reso rigido dalla malattia… ma lei non si demoralizza e crea una porta verso la speranza la consolida sottoforma dell’amata Fata turchina…  Ora non ci resta che conoscerla meglio.

 

Innanzitutto ti ringrazio di essere qui “Le avventure di Pinocchio e la fata turchina, nasce in un letto d’ospedale, ricordi la prima frase che ti è venuta in mente?  


E se anch'io restassi come lui,   Pinocchio, come il legno, PARALIZZATO?

 

Nella storia Pinocchio lotta, aiutato dalla fata Turchina, contro il suo rivale denominato Miele. Ci racconti come nasce la figura di Miele e cosa personifica per te. MIELE  è stata un' intuizione improvvisa....


Ho pensato: chi potrebbe essere l’ antagonista fra Pinocchio e la fatina? È quel male improvviso camuffato di dolcezza... Potrebbe essere ad esempio un falso amico, un falso amore ... qualcosa/qualcuno che sembra bello, buono, giusto....ma invece è esattamente il contrario.


La fata turchina idealizza il bene la magia la bellezza della vita, nella tua personale esperienza chi è o chi sono le tue fate turchine?


La mia fata Turchina è stata la mia forza di volontà, la mia gioia di vivere,  l’amore per la verità. Mi hanno dato la cifra di una MAGIA con la quale affrontare ogni giorno ed ogni esperienza sia bella, sia brutta.


Oltre a scrivere hai anche illustrato il libro con i tuoi disegni, questo dà un tocco originale all’opera.  Da quando hai la passione per il disegno?


Mi è sempre piaciuto disegnare, colorare fin da piccola!  Ciò ha reso la mia vita più bella


Qual è il messaggio che vorresti passasse durante la lettura del tuo libro?


Ai più piccoli vorrei semplicemente che apprezzassero la storia e la sua morale e al tempo stesso che si potessero divertire nel leggerla, magari inventando anche loro qualcosa... Ai più grandi, genitori e insegnanti, che possano apprezzare il lavoro di chi, in un momento di difficoltà e  di dolore, ha tratto qualcosa di positivo e creativo.


Hai nel cassetto altre storie?


Dopo questa ho scritto altre storie per ragazzi, che mi piacerebbe venissero editate.

Se potessi viaggiare nel tempo e incontrare Collodi, che curiosità ti toglieresti su Pinocchio?  


Gli chiederei che cosa le ha ispirato questa storia?  Che cosa significa per lui essere un bravo  genitore?


La malattia è sempre un argomento difficile da trattare in un’intervista, ti chiedo: cosa ti sta insegnando questa esperienza?  Oltre a togliere cosa ti sta dando?  


La malattia fa parte della vita.  La cosa importante è il nostro atteggiamento nei suoi confronti.  Ho capito che forse dovevo cambiare rotta e darle un senso diverso.

 

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