Resisti e combatti, sai come accedere ad una parte inedita di me.
Guardami negli occhi per perderti nell’ oceano che si proietta in essi,
rintraccerai un appiglio perché sarà la verità ad orientarti nel caos quotidiano.
Nei versi altrui si entra nella sacralità di un cuore che ha esposto le sue fragilità al mondo, donandosi. È sempre difficile inoltrarci nelle profondità di un’anima; coglierne il suo sentire, dargli la giusta interpretazione.
Ultimando la nuova opera di Mariangela Cutrone mi sento di dire che tra queste pagine si respira tutta la purezza dell’autrice.
Si avverte la sua delicatezza e la sua grinta che si alternano tra emozioni e paure. Mariangela ci porta nelle profondità del suo cuore, svelando la sua concezione d’amore.
La Bussola per indicare il suo cammino è l’amore, in qualsiasi forma esso sia, fonte di benessere e creazione. A cuore aperto espone le sue fragilità, debolezze e il suo bisogno di sentirsi amata. Mariangela ci svela la sua indole, dove il riconoscersi, il distinguersi nel caos del mondo, è la fonte che l’alimenta di energie nuove.
Spiccano diverse parole che ritroveremo in queste liriche.
“Noi”, l’unione indiscussa di due anime che si appartengono, nonostante le distanze, il caos del quotidiano. Quel Noi in cui identifica quell’ unione di carne, anima e cuore fonte di tutto quell’ entusiasmo che mette nei suoi giorni, celebrando la vita e il dono d’essere.
“Tempo”, agognato, temuto, passato… Quel tempo che centellina i nostri giorni, inesorabile modifica il cammino, portando via con sé ricordi belli e brutti.
“Cercarsi”, una ricerca costante tra anime affini che si ritrovano nel limbo di questa vita, disegni che si uniscono, si riconoscono.
“Razionale”, la mente nemica delle emozioni, aguzzina, frena i nostri desideri rispecchiando in noi paure e deliri immotivati. Nemica della libertà del cuore.
“Libertà”, la libertà di amare oltre alle apparenze, oltre ai soliti dogmi, oltre tutto! Amare nella totalità delle proprie emozioni, percezioni, sconfinando dai timori e barriere mentali per giungere all’ estasi del sentimento.
Un viaggio nel suo sentire dove, Mariangela, si mette in tacito ascolto degli altri. Prodiga nel suo voler coltivare emozioni sempre nuove, aprire alla vita, agli incontri. Quel suo modo di vedere gli altri oltre la coltre di apparenza, oltre la fisicità; calandosi nel profondo, esplorandone l’anima.
Riconosce i suoi simili: anime che contribuiscono alla sua crescita, al suo cammino che in qualche modo seguitano parallelamente la sua strada terrena.
“Anime elette” così le definisce, incontri che aprono in lei nuovi pensieri, vie… come un mosaico che a poco a poco cresce, piccoli pezzi che nel tempo diventano il disegno… Il suo!
Nulla è un caso, gli incontri sono già scritti e forse la poetessa, conscia di questo, celebra l’amore con il suo amato uomo, il ritrovato amore per sé stessa, un po’ ribelle spesso persa, ma che si ritrova, si ricerca. Devota alla bellezza della vita e a tutti quei piccoli dettagli che la rendono grande ai suoi occhi, in cui si specchia attraverso gli occhi del figlio.
La raccolta è illustrata da disegni di grande rilevanza, dove l’arte si fonde al verso donando a quest’opera un’unione di anime elette.
Recensione a cura di Monica Pasero
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